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Capitolo 71: Arriva il Pericolo, al Tunnel di Estrazione
[Traduzione: Jake]
[Controllo: Gatthos]
“Sembra che il lesny ti abbia dato qualche problema Letho.” Roy era preoccupato. Letho sembrava ancora apatico, anche dopo aver riposato per giorni, ovviamente ancora influenzato dalle sue ferite.
“Le ferite sono a posto ragazzo. Ho solo usato troppa pozione, e mi si è ritorto contro. Ti imbatterai nello stesso problema quando diventerai un witcher.” Letho spiegò pazientemente. “E non ficcare mai più il naso nella guerra tra Scoia’tael e nani. Ce ne andremo da Monte Carbonio dopo il banchetto di stanotte.”
Roy annuì. Se si ricordava bene, le Mahakam non sono mai cadute sotto il controllo di nessuno, quindi gli Scoia’tael avrebbero fallito anche se Roy e Letho non avessero fatto niente. Tuttavia il pensiero che un gruppo estremista come quello ficcasse il naso a Monte Carbonio e nelle Mahakam per ordire un complotto non stava bene a Roy.
“Gli Scoia’tael sono diventati i cagnolini di Nilfgaard? Stanno aiutando Emhyr var Emreis ora?” Roy borbottò, ma lasciò da parte la domanda, dato che non poteva certo fare niente al momento.
Poi Letho fece un’altra domanda. “Ti stai dimenticando qualcosa ragazzo. Mi serve una spiegazione. Come avete fatto te e i tuoi amici ad abbattere il lesny? C’erano due incantatori là se includi il lesny nel gruppo. La bomba di dimeritium che ti ho dato sarebbe dovuta bastare solo per abbatterne uno.”
“Ho il vomito del cacciatore, ricordi?”
“La cosa che hai nascosto nella tua tasca dimensionale?”
“Che tasca dimensionale?” Roy evitò lo sguardo cercando di nascondere il suo segreto.
“Non sono stupido ragazzo. La tua roba continua a sparire e riapparire senza lasciare traccia. Anche un idiota capirebbe che c’è sotto qualcosa.” Letho era confuso. “Ma c’è una cosa che non capisco. Come fai ad avere una tasca dimensionale se non riesci nemmeno a controllare gli elementi? Non ho mai visto qualcuno con quel potere, esclusi i maghi, ovviamente.”
Roy gonfiò il petto. “Sapevo che l’avresti scoperto alla fine, quindi ti dirò il mio segreto, proprio ora. I sogni profetici non sono la mia sola specialità; posso anche mandare tutto quello che tocca nel mio spazio nell’inventario, e posso usarli ogni volta che voglio.”
“Non devi mentire, lo sai. Hanno tutti i propri segreti.” Disse Letho gravemente. “Bene, tieniti i tuoi segreti allora, ma ricordati chi sei, e non fare mai niente che possa rovinare la reputazione della Scuola della Vipera.”
“Certo.” La verità può essere la miglior bugia talvolta.
Poco dopo, un servo nano diede loro due paia di vestiti per il banchetto, e Letho iniziò a spiegare a Roy come comportarsi da persone altolocate. Raddrizzò i vestiti di Roy e appiattì le pieghe sulla schiena gentilmente, lo sguardo sensibile.
Quando Roy indossò la giacca a strisce e i pantaloni stretti e gialli, tutto quello che sentiva era il prurito che gli provocava alla pelle. Cavolo, questo è un gusto estetico di merda. Perché i nani hanno questa spazzatura di moda?
Letho lo richiamò. “Stai fermo! Non saltellare come una scimmia!”
Roy si irrigidì, e Letho si fece un viaggio nei ricordi. “Sembravo proprio come te la prima volta che ho indossato quei vestiti. Li odiavo, ma sono giunto a una conclusione — la nostra scuola non può tornare in vita senza l’aiuto di quelli in alto. I campagnoli e i civili ci vedono come mutanti, eretici e barbari. Tutto quello che hanno da offrire è discriminazione e rifiuto, ma temono le autorità. Se qualcuno in cima alla catena mostrasse dell’appoggio e ci ripulisse il nome, le persone ci accetterebbero alla fine.”
Roy era sorpreso che un veterano witcher come Letho la pensasse così. Chiedere aiuto a quelli che si trovano in alto nella società? È per ciò che hanno accettato la richiesta di Emhyr Var Emreis e hanno assassinato gli imperatori a nord? Ma è inutile. Quei tipi non sono allo stesso livello degli witcher. Sono troppo privilegiati, non c’è modo che si mettano un secondo nei panni degli witcher e li ascoltino. I witcher non sono altro che strumenti a loro disposizione. E gli witcher sono rari. E se quello non bastasse, ci sono sempre faide tra le diverse scuole. Se gli witcher voglio veramente porre fine alla discriminazione contro di loro, prima di tutto devono finire le faide e lavorare insieme. È l’unico modo per diventare più forti. Roy aveva molto che gli passava per la testa, ma finse di ascoltare comunque Letho.
“Dovrai abituarti a tutte queste formalità, che ti piaccia o no.” Letho lo avvisò, ma poi entrò un ospite, non invitato.
Seville il mercante di vino era ancora grasso e splendente come al solito, e annuì a Letho e Roy. “Salve Letho. Salve Roy. Ci incontriamo ancora. Come va?”
“Bene. Molto bene, a dirla tutta.” Roy incrociò le braccia, guardando freddamente Seville. “Grazie alla tua raccomandazione, abbiamo fatto un bel giro turistico a Monte Carbonio.”
Letho toccò la spalla di Roy, fermando il suo brontolio. “E cosa la porta a Monte Carbonio Signor Seville. Si unirà al banchetto stanotte?”
Seville chiuse la porta seriamente. “Sono venuto per aiutarvi ragazzi. Arriva il pericolo.”
“Pericolo? Oh, parli del lesny?” Roy rise sotto i baffi. “Sei un po’ in ritardo per quello. L’abbiamo ucciso insieme a dei membri degli Scoia’tael.”
“No, no, no.” Seville scosse la testa, implorandoli veramente. “Parlo del banchetto di stanotte. Dovete venire subito con me. Mio zio vi incastrerà stanotte, per usare un eufemismo.”
“Cosa?”
***
Seville fece notare le cose strane che accadevano intorno alla piazza, e quando Letho e Roy si guardarono intorno, trovarono effettivamente qualcosa di strano. Avrebbero dovuto diminuire le pattuglie dopo la morte del lesny, ma non era andata così. Invece, più guardie erano vigili e controllavano la valle. I balestrieri e gli arcieri erano stazionati in tutti i punti vantaggio, ovviamente per difendersi da qualcosa.
Anche le guardie attorno alle strade erano raddoppiate, anche se fingevano di sorridere e salutare il witcher e il suo discepolo passando di fianco a loro. Ciò fece pensare a Letho che i nani stessero cercando di difendersi da qualcosa di peggio del lesny.
“Lo vedete? L’Anziano Brovar ha preparato tutto per impedirvi di scappare. Se aveste provato a scappare, vi avrebbero sparato senza esitazione.”
“Wow. Dopo tutto quello che abbiamo fatto per debellare la minaccia che tormentava la città, è così che ci ringraziano? Una cavolo di trappola?” La faccia di Roy si scurì. “Brovar è un bastardo ingrato. Non mi dimenticherò cosa ci ha fatto. Mai.”
Letho sembrava calmo, ma i pugni stretti erano segno della sua furia prossima a esplodere. D’altro canto, Seville sembrava un po’ imbarazzato dopo aver sentito il suo leader venire deriso, ma forzò un sorriso. “A-Anch’io penso che abbia superato il limite stavolta.” Li osservò attentamente e cambiò tono. “Ma mettiamo questa faccenda da parte, in realtà è un capo imparziale.”
Se i loro sguardi lo avessero potuto uccidere, Seville sarebbe morto seduta stante. Deglutì.
“Ma non ha intenzione di infrangere la sua promessa. Ha preparato la vostra ricompensa per aver ucciso il lesny. È un’arma rara, una spada chiamata Gwyhyr. È stata creata dai nani prima del loro esodo. Una volta consegnata la spada, la richiesta sarà stata completata. Siccome non vi dovrebbe nulla, ciò gli darebbe una scusa per eliminarvi.”
“Ah, classico. Dicono che la forza è l’ultima spiaggia, ma sembra che per il tuo capo sia la prima. Capisco. Quindi ha intenzione di darcela, ucciderci, e riprendersela. Oh, è così intelligente.” Roy lo schernì, anche se pensava fosse un peccato dover lasciare così l’arma.
Era riuscito a leggere un vecchio articolo per caso, e parlava di Gwyhyr. Era la miglior spada al mondo, il capolavoro dell’antica forgiatura gnomica. Poteva tagliare l’acciaio come il burro, e tutti quelli che volevano comprarla dovevano tirare fuori una somma di denaro astronomica. Solo gli gnomi possono fare quel tipo di arma ora. La loro abilità di forgiatura è di prima scelta, ma è un peccato che si siano trasferiti a Tir Tochair. È proprio quello di cui ho bisogno. Se riuscissi a prenderla…
Seville sospirò, fermando il flusso di pensieri di Roy. “Non avresti dovuto uccidere Kaerwen, nemmeno per sbaglio. Sì, ha cospirato con il lesny negli omicidi, ma non cambia il fatto che fosse l’unico figlio ed erede dell’Anziano Brovar.”
“Kaerwen Hoger era suo figlio illegittimo?” Roy si ricordò della voce di cui aveva parlato Dave. Pensò fosse solo uno scherzo allora.
“Sì, era suo figlio, ma l’Anziano non l’ha mai ammesso, perché era venuto da un passato vergognoso. Ciononostante, tutti a Monte Carbonio lo sapevano. Era un segreto aperto, in realtà.” Seville si pizzicò la barba. “Non hai notato che si assomigliavano? È come se fossero gemelli. L’Anziano Brovar avanza con l’età, e non può certo generare un’altro figlio adesso, quindi è ovvio che vi odia. Nel senso, hai ucciso il suo unico figlio. Non possiamo stare qui più a lungo, quindi venite con me.”
“Ma dove possiamo andare?” Roy guardò intorno le difese pesanti. “Come possiamo scappare?”
***
Peggiore è la crisi, più calmi devono essere. Letho e Roy tornarono alla camera degli ospiti e misero tutto nell’inventario di Roy prima di mettersi dei vestiti normali. Andarono nella cantina con Seville, ma sorprendentemente, il viaggio andò liscio. Un po’ troppo. “Voi ragazzi avete sistemato il lesny e ci avete aiutato molto. Nessuno mi impedirà di portarvi alla cantina. Dopotutto sono un mercante di vini.
La cantina di Seville era piuttosto sorprendente, ma non era niente in confronto a quella di Monte Carbonio. Era vasta come l’oceano, e le parole fallivano. L’unica luce proveniva dalle candele che riempivano il luogo, e tutto ciò che potevano vedere era un oscurità infinita, così come barili di vino a perdita d’occhio.
Le pile di barili erano alte come colline, ed erano accuratamente organizzate per età e tipo. Quando Roy diede un’occhiata, notò che il vino più giovane aveva almeno dieci anni. L’aroma di alcol e legno svolazzava in aria, e Roy si sentiva brillo a respirare. Sentiva che tutto intorno a lui si trasformava in nuvole, e la sua testa iniziò a girare.
Letho, d’altro canto, accarezzò i barili, rapito da questi, poiché amava il vino molto più di Roy.
“Ragazzi, potete avere il vino quando volete. Usciamo di qui prima.” Seville li fece riprendere e congedò le guardie prima di continuare giù per la cantina.
Arrivarono in fondo alla cantina quindici minuti dopo, e davanti a loro si parò un muro di mattoni nero. A loro sorpresa, Seville salì il barile accanto a loro e rovisto, poi si sentirono due tonfi leggeri. Un attimo dopo, il muro si tirò indietro lentamente e svelò un tunnel scuro che portava a solo Melitele sa dove.
Roy diede un’occhiata nel tunnel, e grazie alla sua alta Percezione, la sua visione notturna era superba. Le mura erano color grigio verde e asimmetriche, anche se c’erano lampade a olio spente appese ai muri con diversi intervalli. Il pavimento si estendeva verso il basso con una leggera inclinazione, portando nel buio.
Le ragnatele e gli insetti riempivano il tunnel che sembrava essere stato abbandonato per anni.
“Che ci fa un tunnel qui?”
“Lo chiamiamo Smiack. Prima che la fortezza di Monte Carbonio venisse eretta, questo tunnel era pieno di minerali. Il più abbondante di tutti i tunnel di estrazione, in realtà. Fu fondamentale nei primi anni di stabilimento, il suo contributo fu incommensurabile.”
Seville guardò il tunnel con rispetto, e poi sospirò. “Ma da quando tutti i minerali sono stati scavati, questo tunnel è stato abbandonato. Se camminate dritti, dovreste raggiungere Temeria passando per le Mahakam. Camminate verso ovest per qualche giorno e raggiungerete Ellander.”
Roy lo guardò dubbioso. “Da quant’è che è abbandonato questo tunnel, vecchio? È pericoloso lì?”
“Penso proprio cinquant’anni, quindi magari c’è qualcosa di pericoloso là.” Disse Seville onestamente. “Ma se non volete correre il rischio, potete sempre stare qua e affrontare l’Anziano al banchetto di stanotte. Magari cambierà idea?” Seville provava solo rispetto a paura ogni volta che veniva menzionato Brovar.
Roy si girò verso Letho, emozionato di andare. “Cosa ne dici? Dovremmo correre il rischio e affrontare l’ignoto nel tunnel? O dovremmo tornare indietro e mettere a nudo Brovar stanotte?”
Letho fissò il buio, l’omicidio giaceva nei suoi occhi. “Perché dovremmo partecipare a un banchetto quando il padrone di casa non ci vuole? Sei pronto ragazzo? Potresti dover fare la tua parte stavolta.”
“Facciamolo.” Roy strinse i pugni, e Gabriel, che stava dormendo nel suo inventario, tremò quando sentì l’eccitazione del suo maestro. A Roy dispiacque solo non aver trovato l’occasione di salutare i suoi amici. “Seville, saluta Reagan e i suoi ragazzi da parte mia.”
“Certo. Tenete acqua e cibo.” Seville tirò fuori una grossa sacca silenziosamente. “Non penso che questo vi appesantisca.”
“Aspettate.” Letho si girò verso Seville, guardandolo stranito. “Devo sapere una cosa prima di andare.”
“Emh…” Seville fece involontariamente alcuni passi indietro quando notò l’aura omicida di Letho, come se un predatore lo stesse adocchiando. “Non capisco Letho.”
“Pensi di poterla fare franca? Non entriamo senza risposte, quindi dicci la verità.”
***
Seville li salutò e si grattò la testa quanto più forte poteva. Si sentì come se qualcuno gli avesse cancellato qualcosa dalla testa, e non importa come cercasse di ricordare, niente gli tornava in mente. “Eh, nulla di importante. L’Anziano Brovar mi aspettando.” Sistemò il muro e se ne andò dalla cantina.